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Trachemys scripta scripta

 


La tartaruga dalle orecchie gialle (Trachemys scripta scripta) è una testuggine della famiglia Emydidae, diffusa negli Stati Uniti.[2] Viene spesso confusa con la tartaruga dalle orecchie rosse, altra sottospecie di Trachemys scripta, dalla quale, nonostante le notevoli somiglianze, differisce per il colore delle macchie poste ai lati del muso.


Descrizione


Le dimensioni di questa sottospecie sono variabili a seconda del sesso dell'animale: i maschi sono più piccoli e si aggirano sui 13 cm (18 cm se cresciuti in cattività), mentre le femmine possono raggiungere anche i 28 cm.
Presenta delle macchie gialle sulle orecchie e in fondo ad esse presenta macchie molto chiare sul rossastro. Il carapace cambia colore a seconda dell'età: quando l'individuo è più giovane il colore è verde chiaro, poi con il passare del tempo si scurisce fino ad arrivare perfino al nero. Tutte queste differenze vengono notate con difficoltà prima della maturità sessuale(ovvero arrivati alle dimensioni di circa 15 cm, verso il 5º anno d'età).I maschi hanno unghie molto lunghe (possono arrivare fino a 3 cm), che servono per facilitare la danza di accoppiamento, e una coda molto lunga con estremità molto larga e apertura della cloaca posta alla sua estremità, in prossimità della punta; le femmine invece hanno una coda sottile con la cloaca posta alla base della coda per aiutarle durante la deposizione delle uova.


Distribuzione e habitat


Questa tartaruga è originaria delle acque degli Usa, tra la Virginia meridionale e la Florida settentrionale. Predilige corsi d'acqua poco profondi, con fondale morbido, poca corrente, abbondante esposizione al sole e ricca vegetazione.


Biologia


Il letargo di questo animale varia a seconda del luogo, solitamente dura il periodo invernale, ovvero da fine novembre a inizio marzo. È una tartaruga pacifica che vive in gruppi che difficilmente superano la decina di esemplari.


Alimentazione


Onnivora. La tartaruga dalle orecchie gialle preferisce cibarsi al mattino, dato che la temperatura è più bassa, poi rimane al sole per favorire la digestione.


Riproduzione


Le uova vengono tenute in grembo per un periodo che varia dai 30 ai 60 giorni, e dopo esser state deposte in un terriccio umido e caldo bisogna aspettare dai 2 ai 4 mesi prima di vederle schiudersi. Una tartaruga può deporre dalle 5 alle 20 uova in ogni covata e ogni anno fa circa tre covate. Come in altre specie di rettili, il sesso dipende dalla temperatura, ovvero se le uova vengono deposte in un luogo con meno di 27 gradi nascerà una tartaruga di sesso maschile, mentre se vengono deposte in un luogo con temperatura di 30 gradi o superiore, nascerà una tartaruga di sesso femminile. Le covate che nascono a una temperatura compresa tra i 27 e i 30 gradi generano esemplari di diverso sesso, a seconda di quali uova restano più al caldo.


Stato di conservazione


Risente dell'inquinamento, della proliferazione delle dighe e degli sbarramenti lungo il corso dei fiumi, che distruggono l'habitat ed impediscono gli spostamenti alla ricerca di cibo e di aree riproduttive, e della caccia indiscriminata e non regolata per scopi culinari (brodi e zuppe).


Eco-etologia in Italia


La Trachemys è inserita nell' elenco mondiale delle 100 specie più invasive[3].
Questa specie viene comunemente ritenuta una temibile predatrice di anfibi, pesci e uccelli acquatici e concausa della diminuzione degli esemplari dell'autoctona Emys orbicularis.
Tale luogo comune è in contrasto con innumerevoli studi italiani ed europei evidenziano che la specie nei primi anni di vita è prevalentemente insettivora e da adulta è prettamente vegetariana ed opportunistica[4][5], con scarse capacità predatorie, al contrario della prettamente carnivora Emys o., inoltre non sono stati evidenziati casi di predazione alla piccola fauna simpatrica, pesci e pulli di ralli e di anatidi.
Si stima che in Italia ogni anno giungano circa 900.000 testuggini l'anno e l'abnorme diffusione degli esemplari, negli specchi, corsi d'acqua, finanche nelle fontane e laghi dei parchi pubblici è dovuta esclusivamente al continuo rilascio di esemplari adulti o subadulti[8] capaci di superare con un fase di letargo i rigori invernali, cosa non possibile per i giovani esemplari. Nelle varie zone climatiche italiane è stato osservato che le deposizioni di uova raramente portano alla schiusa e che gli esemplari sopravvivono solo in condizioni di semilibertà in ambienti lacustri protetti e nelle zone meridionali con inverni meno rigidi.
La Trachemys è soggetta a tutti i fattori antropici negativi a cui è soggetta la Emys e la sua massiccia presenza è dovuta solo al continuo costante rilascio di svariate decine di migliaia di esemplari adulti e subadulti ben alimentati nella fase di allevamento domestico, cosa che fa superare la fase di riduzione naturale per predazione a cui sono sottoposti i giovani esemplari selvatici.
Analizzando tutti questi fattori è stato ipotizzato che senza questi continui rilasci questa specie sarebbe destinata a scomparire in alcune decine di anni per la sua incapacità di riprodursi e quindi sia da ritenere sì alloctona ma non specie acclimatata.


Terrariofilia


Le giovani tartarughe possono essere ospitate in un acquaterrario piuttosto ampio, munito di una cospicua area asciutta (capienza totale circa 500 litri). Questo deve essere dotato di un termoriscaldatore e di una fonte di luce a raggi ultravioletti A e B. Le temperature ottimali vanno dai 20 ai 28 °C con una lieve escursione termica giornaliera di circa 5-6 °C; l'umidità dovrebbe aggirarsi attorno al 50-70% (necessario un riscaldatore e un filtro esterno per la qualità dell'acqua). Quando le loro dimensioni cominciano a superare la decina di cm di carapace (di lunghezza) andrebbero alloggiate all'aperto per tutto l'anno (eccezione fatta per le aree in cui l'acqua d'inverno ghiaccia all'aperto), in un apposito laghetto con molta sabbia di fondo e almeno 2m di profondità per il letargo. Se non fosse possibile ospitare le tartarughe adulte all'aperto, si consiglia di tenerle tutto l'anno in un acquaterrario 100x50x50 (per un solo esemplare) o 120x60x60 (per due esemplari).

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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